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Karuyev c. Russia, N. 4161/13, Corte EDU (Terza Sezione), 18 gennaio 2022

Abstract

Condanna per aver sputato su una fotografia del Presidente Putin. Violazione dell’articolo 10 per incompatibilità con il requisito della legittimità dell’interferenza.

Riferimenti normativi

Art. 10 CEDU

Massima

1. La libertà di espressione costituisce uno dei fondamenti di una società democratica, nonché una delle condizioni basilari per il suo progresso e per la realizzazione personale di ciascun individuo. Fatto salvo il paragrafo 2 dell’articolo 10, la libertà di espressione è garantita in riferimento non solo alle ‘informazioni’ o alle ‘idee’ favorevolmente accolte o comunque percepite come inoffensive o del tutto indifferenti, ma anche quelle che offendono, scioccano o disturbano. Sono queste le esigenze di pluralismo, tolleranza ed apertura mentale senza le quali non esiste una ‘società democratica’. Inoltre, l’articolo 10 CEDU protegge non solo la sostanza delle idee e delle informazioni espresse, ma anche la forma in cui sono trasmesse.

2. L’atto di sputare su una fotografia di un politico subito dopo la sua rielezione deve essere considerata espressione di un’opinione politica. Nel caso di specie, non ci sono dubbi che la condanna del ricorrente per una lieve violazione dell’ordine pubblico sostanziatasi in tale atto ed i conseguenti quindici giorni di reclusione costituiscano un’interferenza con il suo diritto alla libertà d’espressione.
(Il ricorrente lamentava la violazione del diritto alla libertà di espressione ex articolo 10 a seguito della condanna inflittagli per aver sputato su una foto di Vladimir Putin, rieletto Presidente della Russia. La Corte riscontrava una violazione della libertà d’espressione del ricorrente, essendo l’interferenza non ‘prescritta dalla legge’).