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Vergos c. Grecia, N. 65501/01, Corte EDU (Prima Sezione), 24 giugno 2004

Data
24/06/2004
Tipologia Sentenza
Numerazione 65501/01

Abstract

Provvedimento comunale di diniego della modifica del piano urbanistico per la realizzazione di un edificio di culto. Non violazione dell’articolo 9 CEDU. Decisione del Giudice amministrativo non emanata entro un termine ragionevole. Violazione dell’articolo 6 CEDU.

Riferimenti normativi

Art. 6 CEDU
Art. 9 CEDU

Massima

1. La libertà di pensiero, coscienza e religione costituisce uno dei fondamenti di una società democratica, secondo il senso della Convenzione. Se la religione è prima di tutto un fatto privato, essa coinvolge anche la libertà di manifestare la propria religione individualmente e in privato, oppure in forma associata, in pubblico, nella cerchia di coloro che condividono la medesima fede.

2. In linea di principio, la libertà di religione preclude un accertamento dello Stato sulla legittimità dei convincimenti religiosi oppure sulle loro modalità di manifestazione. Di conseguenza, quando l’esercizio del diritto di libertà religiosa viene sottoposto, secondo il diritto interno, a un sistema di autorizzazione preventiva, l’intervento nel procedimento autorizzativo da parte dell’autorità ecclesiastica riconosciuta non può ritenersi compatibile con la Convenzione.

3. La ragionevole durata del processo deve essere valutata secondo le circostanze del caso concreto e, in particolare, della sua complessità e della condotta dell’attore e delle autorità competenti. Inoltre, solo ritardi imputabili all’autorità giudiziaria possono indurre a ritenere che la durata ragionevole sia stata superata, in violazione dell’articolo 6 della CEDU. Anche in ordinamenti giuridici che sanciscono il principio secondo cui sono le parti a condurre il processo, i giudici non sono esentati dal garantire la rapidità richiesta dalla Convenzione.
(Non viola l’articolo 9 della CEDU, in quanto non arbitrario, il criterio quantitativo adottato dal Consiglio di Stato greco per respingere il ricorso di un cittadino appartenente alla Chiesa dei genuini cristiani ortodossi, avverso un provvedimento comunale di diniego della modifica del piano urbanistico per la realizzazione di un edificio di culto. La sentenza del Giudice amministrativo, in quanto non emanata entro un termine ragionevole, ha ad ogni modo comportato una violazione dell’articolo 6 della Convenzione)