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Gadea Mantilla c. Nicaragua. Fondo, risarcimento e spese, Serie C n. 543, Corte interamericana dei diritti dell’uomo, 16 ottobre 2024

Data
16/10/2024
Tipologia Sentenza
Numerazione Serie C n. 543

Abstract

Lo Stato è responsabile della violazione dei diritti politici e del diritto all’uguaglianza quando, a causa della mancanza di integrità del processo elettorale, un individuo venga privato del diritto di essere eletto in un’elezione autentica che rifletta la libera espressione della volontà degli elettori. Lo Stato è responsabile della violazione dei diritti politici e del diritto all’uguaglianza quando, a causa della mancanza di integrità del processo elettorale, un individuo venga privato del diritto di essere eletto in un’elezione autentica che rifletta la libera espressione della volontà degli elettori.

Riferimenti normativi

Art. 23 CADU
Art. 24 CADU

Massima

1. Le condotte attive e omissive dello Stato del Nicaragua che hanno reso possibile la rielezione del Presidente Daniel Ortega nel 2011 hanno compromesso l’integrità del processo elettorale, determinando la violazione dei diritti politici e del diritto all’uguaglianza del candidato Gadea Mantilla, ai sensi della Convenzione Americana sui Diritti Umani. Tali violazioni sono riconducibili, in particolare, alle decisioni della Corte Suprema di Giustizia che hanno consentito la rielezione in deroga al divieto costituzionale vigente, alla parzialità degli organi elettorali subordinati e all’assenza di disposizioni normative chiare in materia elettorale, che ha generato un clima di incertezza normativa.

2. Le pronunce della Corte Suprema di Giustizia e le irregolarità nella composizione del Consiglio Elettorale Supremo hanno inciso sull’imparzialità del processo, favorendo apertamente un candidato, in violazione dei principi di periodicità, autenticità, universalità, libertà e uguaglianza delle elezioni sanciti dall’articolo 23.1 della Convenzione Americana. Il vantaggio indebitamente attribuito al Presidente uscente ha inoltre leso il diritto della ricorrente a candidarsi in condizioni di parità alla carica di Presidente della Repubblica, in violazione degli articoli 23.1(c) e 24 della Convenzione.