Logo law and pluralism
Logo Università Bicocca

Giurisprudenza in evidenza

Una raccolta, ordinata per anni, delle pronunce di maggior rilievo in materia di pluralismo

Corte di Cassazione italiana, Sez. I Penale, N. 7140/2022, 1 marzo 2022

Corte di Cassazione italiana, Sez. I Penale, N. 7140/2022, 1 marzo 2022

La Corte di Cassazione è tornata a occuparsi dei reati culturalmente motivati, un tema oggetto delle attenzioni di dottrina e giurisprudenza ormai da decenni.

Nel caso specifico, la fattispecie riguardava l’impiego di minori nell’accattonaggio, una pratica diffusa nella mentalità e nelle tradizioni culturali di alcuni popoli.

 

Al di là del rigetto dei motivi di ricorso circa la ricorrenza dello stato di necessità (art. 54. c.p.) e dell’esimente della particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.), l’aspetto della pronuncia più rilevante ai nostri fini risiede nella considerazione, rectius non considerazione, del fattore culturale nelle motivazioni dell’imputato, che era stato visto ricevere dalla figlia, una bambina di sei anni, denaro raccolto dall’elemosina chiesta ai passanti.

La dedotta connotazione culturale della pratica di chiedere l'elemosina non può infatti, secondo la Corte, condurre a decriminalizzare la condotta posta in essere dall'imputato; invero, i valori culturali, nel caso di specie rom, non rilevano quando si pongano in contrasto con beni fondamentali riconosciuti dall'ordinamento costituzionale, quali il rispetto dei diritti umani e la tutela dei minori.

D’altra parte, precisa la Corte, ai fini dell'integrazione del reato non è richiesto che il minore sia sottoposto a mortificazioni e sofferenze, visto che la norma penale punisce il solo fatto di avvalersi, ai fini dell'elemosina, di un minore di anni 14 e comunque non imputabile.

 

Rigettando, dunque, interamente il ricorso proposto dall’imputato, la Corte ha confermato la condanna alla pena di quattro mesi di reclusione infertagli in primo grado e poi confermata in appello, assumendo una posizione netta circa la preminenza dell’interesse del minore e del rispetto dei suoi diritti sul riconoscimento dell’elemento culturale alla base della condotta del reo.

 

(Commento a cura di Alessandro Negri)