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Focus

Uno sguardo d’insieme su alcune tematiche di specifico interesse per il pluralismo

Social Parenthood: analysis of the phenomenon and its public order limits

Social Parenthood: analysis of the phenomenon and its public order limits

Il fenomeno della genitorialità sociale si fonda sull’assunzione volontaria e consapevole della responsabilità procreativa – e poi genitoriale – da parte di adulti nei confronti di minori coinvolti in fattispecie antiche e nuove. Tali vicende spaziano dalle adozioni – nazionali e internazionali, piene e miti – alla procreazione medicalmente assistita, omologa e eterologa, sia singola sia doppia, fino ai percorsi della ROPA (Reception of Oocytes from Partner), della surrogazione di maternità, della condivisione di embrioni soprannumerari, della procreazione post mortem, nonché di eventi casuali come lo scambio accidentale di embrioni. A questo quadro si aggiunge la kafala, forma di protezione minorile propria di alcuni ordinamenti islamici, praticata tanto in ambiente domestico quanto in chiave transnazionale, quando famiglie residenti in un Paese ricorrono a procedure compiute in un altro Stato, coinvolgendo più ordinamenti nelle fasi progressive di realizzazione.

 

Nelle declinazioni appena tracciate del fenomeno, la dimensione transnazionale è centrale, specie in ordinamenti come quello italiano che vanta molti divieti, così esaltando il c.d. circumvention tourism. Tale configurazione cross-border determina la necessità di fare applicazione della clausola di ordine pubblico, la cui nozione e i cui principi devono essere valutati caso per caso, senza soluzioni aprioristiche, fondate eminentemente su norme imperative nazionali.

 

Proprio a questo fenomeno e ai suoi limiti di ordine pubblico è dedicato il progetto SOCIAL PARENTHOOD PRIN – Genitorialità sociale: analisi del fenomeno e dei limiti di ordine pubblico. Si tratta di un’iniziativa nazionale e interdisciplinare, finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nell’ambito del PRIN 2022 – PNRR Missione 4, Componente 2 Investimento 1.1 (Avviso 104/2022, Codice CUP H53D23002930006). L’obiettivo è produrre conoscenza, razionalizzazione del fenomeno e raccomandazioni operative per orientare la prassi legislativa, giudiziaria e amministrativa sui temi della genitorialità sociale in Italia e in Europa.

 

Il progetto nasce dalla collaborazione di due Università italiane che, dopo aver partecipato al progetto europeo JUST PARENT, hanno deciso di intrecciare le loro competenze per approfondire la genitorialità sociale sotto profili diversi: le Università di Milano Bicocca e di Modena e Reggio Emilia. Dalla precedente cooperazione virtuosa, nasce una collaborazione tra studiosi di diritto privato, diritto costituzionale e diritto penale.

 

L’impostazione interdisciplinare e cooperativa favorisce lo scambio di approcci metodologici e la comparazione tra ordinamenti. I membri del nucleo direttivo sono:

 

Il lavoro di ricerca si articola in cinque fasi principali, strettamente interconnesse:

  1. Fase amministrativa, per la definizione del piano operativo, la gestione finanziaria e la creazione dell’osservatorio digitale dedicato.
  2. Fase di raccolta dati, per l’individuazione e l’archiviazione di normativa, giurisprudenza nazionale e straniera, pronunce delle corti nazionali, europee e straniere.
  3. Fase di elaborazione dati, in cui le informazioni raccolte vengono analizzate, massimate e categorizzate secondo griglie interdisciplinari.
  4. Fase di elaborazione di policy, con la redazione di proposte normative e linee guida per operatori giuridici, sociali e sanitari.
  5. Fase di disseminazione e comunicazione, rivolta tanto al mondo accademico e professionale quanto al grande pubblico.

 

A valle delle prime tre fasi, il progetto ha promosso numerose iniziative. In particolare, presso l’Università di Milano-Bicocca si è svolta una Moot Court (Family and Private Law MOOT COURT) dedicata a 40 studenti di Giurisprudenza e Scienze Giuridiche, organizzata in 8 udienze con una giuria di giudici esperti. Gli studenti, divisi in squadre, hanno preparato memorie e pareri su questioni complesse: consenso informato, procreazione assistita, diritti riproduttivi, delibazione di pronunce straniere e riconoscimento di atti relativi allo status filiationis di nati all’estero.

 

Parallelamente, è stato registrato il podcast FAMIGLIA vs ORDINE PUBBLICO, articolato in 13 puntate disponibili sulle principali piattaforme di streaming. L’obiettivo è informare il grande pubblico sui diritti riproduttivi e sulle questioni di ordine pubblico, esaminando i contrasti ancora presenti, i punti di criticità emersi nei vari settori, comparando con dottrine emergenti – come la genitorialità funzionale di Courtney Joslin e Douglas NeJaime nel sistema statunitense – e con i modelli nordici, illustrati dalla Prof.ssa  Elizabeth Stuart Perry di Uppsala Universitet.

 

La data collection ha richiesto l’analisi di oltre 200 sentenze, di cui 100 sono state massimate e inserite nell’osservatorio digitale. Le pronunce salienti, insieme a notizie, eventi e pubblicazioni, sono state diffuse tramite newsletter bimestrale, sito internet tematico e campagne social mirate.

 

Infine, nel 2025 è stato pubblicato l’handbook del progetto, ossia il volume monografico The Family (R)evolution. Insights into rising parenthood issues, a cura di Matteo Caldironi e Stefania Pia Perrino, edito da Mucchi, che raccoglie i risultati più innovativi e le riflessioni strategiche emerse nel corso del progetto.

 

Sito ufficiale del progetto SOCIAL PARENTHOOD: https://www.socialparenthood.unimore.it

 

Podcast FAMIGLIA vs ORDINE PUBBLICO: https://open.spotify.com/show/5w0ZgYZ4JcsDnPMmxIL8DH

 

MOOT COURT: https://www.socialparenthood.unimore.it/moot-court-competition/

 

Newsletter bimestrale: https://www.socialparenthood.unimore.it/newsletter/

 

The Family (R)evolution (Mucchi Editore, 2025): https://mucchieditore.it/prodotto/the-family-revolution/

 

(a cura di Stefania Pia Perrino)