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Focus

Uno sguardo d’insieme su alcune tematiche di specifico interesse per il pluralismo

Il “rispetto e non pregiudizio” dello status nazionale di Chiese, associazioni e comunità religiose (art. 17.1 TFUE) nella giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea

Il “rispetto e non pregiudizio” dello status nazionale di Chiese, associazioni e comunità religiose (art. 17.1 TFUE) nella giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea

Una delle questioni giuridiche che più animano la dialettica tra l’Unione europea e gli Stati membri, nel rispetto che la prima osserva nei riguardi dell’“identità nazionale” dei secondi (art. 4.2 TUE), consiste nel determinare il significato e le conseguenze regolatorie che discendono dal principio espresso dall’art. 17.1 T.F.U.E. Quest’ultimo impegna l’Unione a “rispetta[re] e non pregiudica[re] lo status di cui le chiese e le associazioni o comunità religiose godono negli Stati membri in virtù del diritto nazionale”. L’interpretazione dell’enunciato, a partire dall’apparente endiadi “rispetto e non pregiudizio” rimane tuttora controversa.

L’indeterminatezza della scrittura normativa rende difficile, infatti, la sua piena comprensione. La clausola riflette la complessità delle esigenze politico-istituzionali che motivarono il suo inserimento nel corpus dei Trattati. Da un lato, vi erano alcuni Stati membri, determinati a opporre una “clausola di salvaguardia” alla potenziale ingerenza del diritto europeo in un settore rimesso alla loro esclusiva sovranità. Dall’altro lato, alcune tra le principali confessioni religiose diffuse nel territorio europeo, impiegando la loro influenza lobbistica, ambivano a preservare il trattamento di favore riservato, a sé e ai propri enti, all’interno dei singoli ordinamenti nazionali.

 

Le interpretazioni proposte in letteratura sono state molteplici. Per limitarsi a una breve rassegna, ad avviso di taluno l’art. 17.1 TFUE sottrarrebbe alla competenza del diritto europeo l’intera disciplina nazionale del fenomeno religioso, almeno laddove esso venga considerato nelle sue manifestazioni plurisoggettive organizzate; mentre, per altri, la disposizione si riferirebbe soltanto alla dimensione “istituzionale” del fenomeno. Ancora, c’è chi richiama l’insieme dei principi che caratterizzano la forma di Stato degli ordinamenti interni per quanto concerne la materia religiosa, valorizzando il nesso tra “identità nazionale” (art. 4.2 TUE) e status (art. 17.1 TFUE). Infine, altri studiosi, hanno ipotizzato che una definizione della clausola dovrebbe dedursi dalla “specificità” delle fonti (nazionali) prese in esame, sicché il concetto di status potrebbe essere riferito a norme che siano il frutto di una previa negoziazione assieme alle rappresentanze delle confessioni religiose.

 

La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha ricostruito in maniera esaustiva il contenuto dell’art. 17.1 TFUE nella pronuncia pregiudiziale relativa al noto caso Egenberger (C-414/16). Ad avviso dei Giudici di Lussemburgo, la clausola esprimerebbe “la neutralità dell’Unione nei confronti dell’organizzazione, da parte degli Stati membri, dei loro rapporti con le Chiese e le associazioni o comunità religiose”. Essa, tuttavia, non sottrarrebbe l’attività di quei soggetti, in maniera generale e preventiva, all’operatività del diritto europeo. Viceversa, l’interprete dovrebbe procedere a un bilanciamento dei diversi interessi in gioco: da una parte quello espresso dall’art. 17.1 TFUE; dall’altra, gli interessi pariordinati che strutturano l’ordinamento eurounitario.

In questo modo, la Corte di Giustizia è stata chiamata a ponderare l’interesse al rispetto e non pregiudizio dello status nazionale delle organizzazioni religiose con la disciplina europea in materia di divieto di discriminazioni, in particolare sulla base della fede religiosa professata (cfr. i casi Egenberger, C-414/16; Cresco, C-193/17). Altrove, i Giudici di Lussemburgo hanno bilanciato quell’interesse con il diritto degli individui alla riservatezza, tutelato dalla normativa in materia di privacy (cfr. il caso Jehovan Todistajat, C-25/17). Infine, la Corte ha avuto modo di saggiare la compatibilità di alcune normative ecclesiasticistiche nazionali con i principi del mercato interno dell’Unione, affermando che le attività economiche esercitate dagli enti religiosi civilmente riconosciuti non si sottraggano al rispetto delle norme sulla concorrenza (e in particolare al divieto di aiuti di Stato ex art. 107 TFUE: cfr. i casi Congregación de Escuelas Pías Provincia Betania, C-74/16; Scuola Elementare Maria Montessori e Ferracci, cause riunite da C-622/16 a C-624/16) e sulla libertà di stabilimento ex art. 59 TFUE (cfr., di recente, il caso Freikirche der Siebenten-Tags-Adventisten in Deutschland KdöR c. Bildungsdirektion für Vorarlberg, C-372/21).

 

Questo, in estrema sintesi, è lo stato dell’arte della “clausola di salvaguardia” di cui all’art. 17.1 TFUE. Il presente Focus si propone di fornire una raccolta della giurisprudenza rilevante, nonché, senza alcuna pretesa di esaustività, una breve rassegna dell’ampia bibliografia in materia.

 

(Focus a cura di Andrea Cesarini)

 

Bibliografia essenziale:

 

S. Berlingò, La condizione delle Chiese in Europa, in Il Diritto ecclesiastico, 2002, 32 ss.

 

F. Colombo, Interpreting Article 17 TFEU: New Openings towards a European Law and Religion System, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, 2020, 17 ss.

 

F. Croci, Interazioni tra principi (e tra fonti) nel diritto dell’Unione europea: la sentenza Egenberger e i successivi sviluppi, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, 2019, 86 ss.

 

G. Dalla Torre, Verso un diritto ecclesiastico europeo? Annotazioni preliminari sulla Costituzione, in Quaderni di diritto e politica ecclesiastica, 2005, 399 ss.

 

N. Doe, Towards a ‘Common Law’ on Religion in the European Union, in Religion, State and Society, 2009, 147 ss.

 

D. Durisotto, Unione europea, chiese e organizzazioni filosofiche non confessionali (art. 17 TFUE), in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, 2016, 23 ss.

 

S. Ferrari, Integrazione Europea e prospettive di evoluzione della disciplina giuridica del fenomeno religioso, in V. Tozzi (a cura di), Integrazione europea e società multi-etnica. Nuove dimensioni della libertà religiosa, Torino, 2000, 131 ss.

 

C. Honorati, Art. 17 TFUE, in F. Pocar, M.C. Baruffi (a cura di), Commentario breve ai trattati dell’Unione europea, Padova, 2014, 198 ss.

 

A. Licastro, Unione europea e «status» delle confessioni religiose. Fra tutela dei diritti umani fondamentale e salvaguardia delle identità costituzionali, Milano, 2014

 

A. Licastro, A. Ruggeri, Diritto concordatario versus diritto eurounitario: a chi spetta la primauté? (a margine della pronunzia della Corte di Giustizia del 27 giugno 2017, C-74/16, in tema di agevolazioni fiscali per le “attività economiche” della Chiesa), in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, 2017, 1 ss.

 

M. Lugato, L’Unione europea e le Chiese: l’art. 17 TFUE nella prospettiva del principio di attribuzione, del rispetto delle identità nazionali e della libertà religiosa, in Quaderni di diritto e politica ecclesiastica, 2014, 305 ss.

 

M. Lugli, J. Pasquali Cerioli, I. Pistolesi, Elementi di diritto ecclesiastico europeo, Torino, 2012

 

G. Macrì, Europa, lobbying e fenomeno religioso. Il ruolo dei gruppi religiosi nella nuova Europa politica, Torino, 2004

 

G. Macrì, M. Parisi, V. Tozzi, Diritto ecclesiastico europeo, Bari, 2006

 

F. Margiotta Broglio, M. Orlandi, sub Art. 17 TFUE, in A. Tizzano (a cura di), Trattati dell’Unione europea, Milano, 2014, 457 ss.

 

R. Mazzola, Confessioni, organizzazioni filosofiche e associazioni religiose nell’Unione Europea tra speranze disilluse e problemi emergenti, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, 2014, 1 ss.

 

M. Miccinesi, L’incidenza del diritto comunitario sulla fiscalità degli enti e delle confessioni religiose, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, 2010, 1 ss.

 

S. Montesano, Brevi riflessioni sull’art. 17 TFUE e sul progetto di Direttiva del Consiglio recante disposizioni in materia di divieto di discriminazione, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, 2015, 1 ss.

 

A. Morini, sub Art. 17 TFUE, in C. Curti Gialdino (a cura di), Codice dell’Unione europea operativo. TUE e TFUE commentati articolo per articolo con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, Napoli, 2012, 129 ss.

 

M. Parisi, Vita democratica e processi politici nella sfera pubblica europea. Sul nuovo ruolo istituzionale delle organizzazioni confessionali dopo il Trattato di Lisbona, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, 2013, 1 ss.

 

R. Puza, Effetti dell’ordinamento comunitario sullo status delle confessioni religiose nei paesi dell’Unione europea, in L. De Gregorio (a cura di), Le Confessioni religiose nel diritto dell’Unione europea, Bologna, 2012, 58 ss.

 

G. Robbers, An article on religious communities in European primary law, in Commission des Episcopats de la Communaté européenne, La construction européen et les institutions religieuses, Bruxelles, 1997, 66 ss.

 

M. Toscano, La decisione del Mediatore europeo del 25 gennaio 2013: un passo avanti verso un’applicazione efficace dell’art. 17 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea?, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, 2014, 1 ss.

 

M. Ventura, L’articolo 17 TFUE come fondamento del diritto e della politica ecclesiastica dell’Unione europea, in Quaderni di diritto e politica ecclesiastica, 2014, 293 ss.

 

Giurisprudenza correlata:

 

Udo Steymann v. Staatssecretaris van Justitie, Causa C-196/87, CJEU (Sezione VI), 5 ottobre 1988

 

Association Eglise de Scientologie de Paris and Scientology International Reserves Trust v. The Prime Minister, Causa C-54/99, CGEU, 14 marzo 2000

 

Congregación de Escuelas Pías Provincia Betania v. Ayuntamiento de Getafe, Causa C-74/16, CGEU (Grande Sezione), 27 giugno 2017

 

Vera Egenberger v. Evangelisches Werk für Diakonie und Entwicklung eV, Causa C-414/16, CGEU (Grand Sezione), 17 aprile 2018

 

Tietosuojavaltuutettu, Case C-25/17, CGEU (Grande Sezione), 10 luglio 2018

 

Scuola Elementare Maria Montessori Srl v. European Commission, European Commission v. Scuola Elementare Maria Montessori Srl and European Commission v. Pietro Ferracci, Cause da C-622/16 P a C-624/16 P, CGUE, 6 novembre 2018

 

Cresco Investigation GmbH v. Markus Achatzi, Cusa C–193/17, CGEU (Grande Sezione), 22 gennaio 2019

 

YT and others v. Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – MIUR, Causa C-282/19 (Sezione II), 13 gennaio 2022

 

Freikirche der Siebenten-Tags-Adventisten in Deutschland KdöR v. Bildungsdirektion für Vorarlberg, Causa C-372/21, CGEU (Sezione III), 2 febbraio 2023